giovedì 8 settembre 2011

Buon anno scolastico !


Sta per iniziare, in un turbinio di emozioni, eccitazioni e timori, un nuovo anno scolastico, una nuova avventura, un importante momento della vita.
Per molti anni il suono della campanella cadenzerà le giornate di tanti studenti, i compagni di scuola saranno gli amici inseparabili, gli insegnanti il valido punto di riferimento, i giorni ricchi di ricordi indimenticabili, insomma la scuola sarà la vita stessa di tutti i ragazzi.

Auguro a tutti gli studenti di imparare ad essere protagonisti del proprio domani, questo sarà possibile soltanto con un buon bagaglio di conoscenze e saperi che si dovranno trasformare in competenze, gli “attrezzi” che poi serviranno nella vita. Ai ragazzi dico di non perdersi mai d’animo, di non lasciarsi mai sopraffare dalle sconfitte, di essere sempre coraggiosi e farsi guidare dalla giusta e sana curiosità verso il sapere fidandosi degli insegnanti che non “inculcano” nulla, guai se così fosse, ma con professionalità guidano il loro cammino.

Auguro ai genitori di essere continuamente validi alleati nel processo educativo dei figli. E’ solo con il loro essenziale contributo che si può completare la formazione degli uomini di domani. Possano essi fare in modo che la cultura sia il faro della vita dei figli perché essi sappiano che “ribellarsi senza istruzione vuol dire essere sempre battuti e umiliati”.

Auguro ai docenti ed ai Dirigenti scolastici di non perdere mai la passione per il mestiere e la missione che hanno scelto. Essere nel mondo della scuola significa avere la possibilità di incontrare ogni mattina chi sta crescendo, significa incontrare il mondo di domani e contribuire alla sua costruzione, significa concorrere a creare un mondo migliore, plurale e solidale. Che grande compito e che grande responsabilità, quindi! Per questa ragione è necessario che ci sia la massima collaborazione tra tutti, insegnanti, genitori, istituzioni, perché sia garantito un valido percorso scolastico ad ognuno, incentivando e premiando le eccellenze ma sostenendo ed aiutando i più deboli. Perché “Se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola. É un ospedale che cura i sani e respinge i malati.” Possa, quindi, la cooperazione fra tutti fare in modo che non si abbiano mai “ospedali che curano i sani” ma soltanto scuola, quindi futuro.

Buon anno scolastico!
Elisabetta Di Sarno
Assessore alla Pubblica Istruzione

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