sabato 14 marzo 2009

Sul "treno della memoria", incontro con Pinuccio Stea

Le classi del biennio dell’Isiss “G.M. Sforza” di Palagiano hanno incontrato, l’11 marzo, Pinuccio Stea, scrittore e storico locale.

Il preside, dott. Salvatore Marzo, e la consigliera alla Pubblica Istruzione, dott.ssa Grazia Mellone, hanno accolto e ringraziato l’ospite per la sua disponibilità ad incontrare i giovani ed hanno comunicato che la nuova scuola in costruzione, i cui lavori sono sospesi da anni, “ci sarà” al più presto, perché sono stati riassegnati i lavori per il completamento della struttura.









Pinuccio Stea ha scritto diversi libri, recentemente pubblicati, sui primi anni della storia politica di Taranto; ma le sue prime opere sono state dettate dall’ amore per la sua Palagiano, dove ha trascorso l’infanzia e l’ adolescenza. Attraverso “Gabetto….Palagiano: una squadra di calcio e non solo”, La Stazione: ovvero un viaggio sul treno della memoria e “Caduta del Fascismo e ricostruzione democratica in un Comune del Sud”, Pinuccio Stea ha ripercorso gli anni del dopoguerra a Palagiano, soffermandosi su alcuni personaggi che hanno caratterizzato la vita politica della DC e dei partiti di opposizione e anche su quanti hanno segnato i piccoli, ma significativi momenti della vita del paese, nelle attività quotidiane, nelle manifestazioni di massa e nello sport, come il calcio.



















Attraverso il suo racconto i ragazzi hanno potuto conoscere la trasformazione agricola del territorio che dalla produzione tipica del pomodoro è passata a quella degli agrumi, le arance e le clementine, grazie all’acqua dei pozzi artesiani che hanno trasformato terreni assetati in “giardini”. E mentre l’agricoltura si sviluppava, il paese andava assumendo uno sviluppo urbanistico caotico senza una vera progettazione. Anche sul litorale lungo  la bella e bianca spiaggia di Chiatona, si assisteva ad uno sviluppo disordinato, che avrebbe negato uno sviluppo adeguato, anche per la presenza della ferrovia. Le lotte dei primi anni ’50 per l’assegnazione della terra sono state richiamate da Stea con la colorazione tipica del racconto popolare, citando storie di donne coraggiose, pronte, in prima fila, a chiedere lavoro per i propri figli. “Senza la memoria del proprio passato non si potrà costruire il futuro” ha detto Stea, “il passato serve per conoscere e correggere errori, conservare quanto di buono è stato fatto dalle generazioni che ci hanno preceduto”.
 
    
 



Rivolgendosi poi al preside dott. Salvatore Marzo e alla dott.sa Grazia Mellone, ha dato indicazioni per il coinvolgimento attivo dei giovani dell’Istituto “G.M. Sforza” nella riqualificazione turistica della struttura della Conca D’Oro, dove prima si trovava l’ufficio postale e la scuola e oggi in completo abbandono. La ristrutturazione dell’edificio, in posizione invidiabile, perché a pochi chilometri dal mare, potrebbe rilanciare il turismo, coinvolgendo direttamente i giovani e la scuola, per geometri e ragionieri, che collaborerebbero con il Comune per un piano d’intervento di riqualificazione. Così si può incentivare il turismo in una zona che per la vicinanza della costa e delle gravine può essere un interessante luogo di vacanza. L’incontro si è concluso con un commento di Pinuccio Stea alle foto della Palagiano degli anni ’50-’60 con i suoi personaggi, Mincuccio “ù gelatjr”, i giovani della polisportiva, il corteo dei lavoratori…, con la promessa dell’autore di ritornare al più presto per riparlare di altri momenti della storia del nostro paese.
 
 
Moscoviti Giusy -
Semeraro Maristella
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